lunedì 15 agosto 2016

Intervista a... Francesco Ambrosio

Cari amici del blog, è con noi oggi lo scrittore Francesco Ambrosio, un giovanissimo autore, che ha deciso di raccontarsi attraverso le mie domande. Scopriamo insieme cosa ha detto...


Lo scrittore Francesco Ambrosio

Domanda: Ciao, vuoi presentarti un po' ai lettori del mio blog?
Francesco: Sono Francesco ho 25 anni, amo molto scrivere e creare mondi fantastici che rompono le barriere della realtà. Va bene come presentazione? Non vorrei dilungarmi troppo per non annoiare chi leggerà questa intervista...

D: Descriviti con cinque aggettivi, spiegando il perché...
F: Umile perché mi piace sempre imparare dagli errori e crescere come persona, sognatore perché mi piace sognare, determinato perché perseguo i miei obiettivi, concreto perché preferisco i fatti alle troppe parole e infine metodico perché mi piace sempre essere organizzato in ogni cosa che faccio.

D: Come e quando è nata la tua passione per la scrittura?
F: Quando avevo 15 anni di tanto in tanto mi ritagliavo un po' di spazio per scrivere storielle create dalla mia fantasia, cose assurde. Non dicevo a nessuno che scrivevo, un po' avevo vergogna, poi, negli ultimi tre anni, ho seguito dei corsi e ci ho creduto in questa cosa, mi sono posto degli obiettivi fino alla mia prima pubblicazione che è avvenuta proprio questa estate.

D: Da quanto tempo scrivi? E cosa hai scritto e pubblicato fino adesso?
F: Assiduamente sono due anni e mezzo. Ho scritto molte cose per conto mio, le idee non mancano. Per ora ho autopubblicato un libro di poesie da solo intitolato "Sussurri poetici" e infine questa estate, a Luglio, il mio primo romanzo con una casa editrice intitolato "I guardiani dell'Efterion".



D: Che generi prediligi scrivere? Perché?
F: Le cose che scrivo sono fantasy particolari e fiabeschi ambientati in uno spazio immaginario con alieni particolari. Non lo so nemmeno io il perché, forse leggendo libri del genere ambientati tutti nel Medioevo e troppo stereotipati ho iniziato a battere un'altra strada che molto potrebbe avvicinarsi a quella di supereroi fumettistici e difatti mi piacerebbe fare altri progetti creativi anche di questo tipo con i miei personaggi.

D: Quando scrivi la tua storia, prepari prima una scaletta e/o delle schede-personaggio oppure scrivi a braccio, cioè senza prepararti nulla?
F: Sì faccio mole scalette della trama, dei personaggi, raramente dei capitoli. So sempre come inizia e finisce quello che devo scrivere, il bello è riempire lo svolgimento della storia, perché poi in corso di stesura la scaletta cambia con introduzione di altri personaggi oppure vicende. Difatti ho promemoria pieni di venti pagine word su altri progetti futuri prima di iniziare una stesura, abbastanza elementi e se non ce l'ho inizio altre cose perché dopo rischi di fermarti e confondere le cose. Ciò che posso dire è che ho la fissazione per i nomi particolari e, quindi, devo vedere sempre dove collocarli e su ognuno di essi ci costruisco un personaggio altrettanto particolare. I nomi sono una dannazione, perché non li voglio perdere e se non vanno bene in un romanzo o in una storia li uso in altre. Non riesco a farne a meno.

D: Cosa ti entusiasma di più della scrittura: la parte creativa (quindi la stesura del romanzo) o la parte riflessiva (quella quando editi il romanzo e ripensi a certi passaggi)? O entrambe?
F: Boh non saprei dire una cosa in particolare, mi entusiasma molto avere certe idee e metterle per iscritto o anche pensare forse a personaggi a cui sono molto affezionato.

D: Preferisci soffermarti più sulle descrizioni ambientali e fisiche o sulla caratterizzazione dei personaggi? Quindi, i tuoi romanzi sono più dialogati o più descrittivi?
F: Sono un amante dei thriller storici, quindi le mie descrizioni sono ridotte al minimo perché comunque devono esserci se le ambientazioni sono particolari. Quindi preferisco molto l'azione che lascia dunque un filo di mistero in tutte le vicende.

D: Cos'è per te, dunque, scrivere?
F: E' la mia passione, è quel momento di estasi in cui puoi creare tutto quello che vuoi senza limiti.

D: Cosa non scriveresti mai? Perché?
F: Non scriverei mai romanzi di fantascienza, perché non li amo e li trovo noiosi e limitati.

D: Da lettore/lettrice cosa cerchi principalmente in un romanzo?
F: Emozioni, azione, intrighi, mistero, magia e storia. Questi sono gli ingredienti per una buona lettura.

D: Cosa consigli a chi si vuole approcciare come te al mondo della scrittura?
F: Che se si ha qualcosa da raccontare si può fare tutto, si può iniziare con un foglio bianco e una penna, poi se uno vuole approfondire ci sono corsi di scrittura e li consiglio. Io ne ho frequentato uno durato un anno. Mi ha aperto gli occhi e soprattutto mi ha permesso di arrivare a una stesura completa del mio primo romanzo. Sono molto validi per chi vuole migliorarsi.

D: Credi nei corsi di scrittura creativa o ne manuali di scrittura? Nei premi letterari?
F: Sì credo molto nei corsi di scrittura e ne farei anche altri perché voglio imparare a migliorarmi ancora. Sento che una pubblicazione non è proprio un punto d'arrivo, ma piuttosto un punto di partenza per altre cose. Sui premi letterari non so rispondere perché li conosco poco e non so come funzionino realmente.

D: Self o Casa editrice: quali dei due preferisci? Perché?
F: Dipende se la Casa editrice è valida e ti offre tutti i servizi necessari per una buona pubblicazione, cioè editing, correzioni di bozze e promozione. Per il self magari sarebbe da provare l'ebook. Non li amo particolarmente, però devo dire che vanno molto forte, soprattutto su Amazon.

D: Progetti per il futuro. Qualche anticipazione?
F: Progetti tantissimi, ma bisogna fare ordine. Cose da scrivere tante. Anticipazione? Lo spazio è infinito e con I Guardiani dell'Efterion non ho ancora finito...


Bene, cari amici del blog, mi sembra che Francesco sappia proprio il fatto suo e che abbia le idee chiare su cosa desideri scrivere. Inoltre, non so a voi, ma il suo libro mi ha davvero incuriosita. Fra qualche giorno ve ne parlerò in modo più diffuso, ora non mi resta che ringraziare Francesco che ha scelto il mio angolino virtuale per parlare un po' di sé, della sua scrittura e... perché no anche della sua opera prima. Spero che l'intervista vi abbia incuriosito e interessato...

Alla prossima!




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